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MAMMA,PAPA E IO...

Come favorire il concepimento


L’obiettivo è, naturalmente, una gravidanza. Il mezzo per centrarlo è quanto di più piacevole una coppia possa mettere in atto: tanto, sano sesso! Con qualche accortezza in più.
-‘Lei’ deve essere nel periodo ovulatorio
Sono tre i metodi che permettono di individuare il periodo dell’ovulazione. Il primo si affida al mutamento della quantità e della consistenza del muco cervicale, il secondo sulla misurazione della temperatura basale e il terzo impiega un test di ovulazione, da acquistare in farmacia. Link al capitolo successivo ‘L’ovulazione, picco di fertilità’

- Il rapporto deve avvenire entro 48 ore dall’ovulazione
Il consiglio, per favorire la procreazione, è evitare di avere rapporti sessuali nelle 48 ore che precedono il periodo fertile perchè la concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale risulti più elevata.

- Deve esserci un numero adeguato di spermatozoi sani e attivi
Se ‘lui’ indossa pantaloni e biancheria intima troppo aderenti può compromettere la qualità del proprio sperma: indumenti fascianti, infatti, possono aumentare la temperatura dei testicoli e inibire la produzione degli spermatozoi. Oltre a questo, poi, occorre prestare attezione alla dieta, limitare il fumo e le sigarette, cercare di tenere sotto controllo lo stress.

- Non ci deve essere nessuna barriera che impedisca la fecondazione

- Una volta avvenuta la fecondazione, l’embrione in sviluppo deve riuscire a fissarsi ai tessuti che rivestono la cavità dell’utero
A questo scopo può essere utile adottrare la posizione cosiddetta del missionario, con l’uomo sopra, considerata la più idonea a favorire la procreazione, soprattutto se dopo il rapporto la donna rimane sdraiata per almeno mezz’ora.
L’ovulazione, picco di fertilità
Il periodo di maggiore fertilità coincide con i due-tre giorni in cui si verifica l’ovulazione, di solito a metà del ciclo mestruale, cioé a circa 14 giorni dall’inizio delle ultime mestruazioni. È allora che l’ovulo raggiunge la maturazione e scende nelle tube di Falloppio, dove vivrà per le successive 24 ore.
Per individuare il momento dell’ovulazione si può scegliere tra i tre seguenti metodi.
• Controllo della temperatura basale. Consiste nel registrare su una tabella, per un mese, la temperatura ogni giorno (al mattino, appena sveglie e prima di alzarvi da letto), sempre alla stessa ora. A ovulazione avvenuta, la temperatura del corpo aumenta fino a 0,5 gradi. A questo punto, ai fini di un concepimento, è importante che il rapporto sessuale avvenga il più presto possibile dopo aver rilevato l’aumento di temperatura, poiché questo segnala che l’ovulazione è già avvenuta.
- Si tratta di un sistema assolutamente innocuo e non invasivo, ma la difficiltoà di lettura e di interpretazione lo rendono poco affidabile.
• Cambiamenti del muco cervicale. All’inizio e alla fine del ciclo il muco è scarso, appiccicoso e opaco, mentre quando si alza il livello degli estrogeni, cioé poco prima dell’ovulazione, diventa scivoloso e trasparente per favorire il passaggio degli spermatozoi e quindi la fecondazione.
- Questo metodo è spesso usato abbinato a quello della misurazione della temperatura basale.
• Test di ovulazione. Prima dell’ovulazione, la sostanza conosciuta come ormone luteinizzante (LH) aumenta drasticamente. I test di ovulazione che si possono acquistare in farmacia individuano la quantità di LH nelle urine di una donna per alcuni giorni durante il ciclo mestruale. Un chiaro aumento dimostra che si sta avvicinando il periodo di massima fecondità. Avere rapporti nei due o tre giorni seguenti aumenta la possibilità di concepire.

Come avviene la fecondazione?
La teoria è nota a tutti: un bambino viene concepito in seguito a un rapporto sessuale che avviene al momento giusto, cioè quando l’organismo femminile è pronto a essere fecondato. Quel che avviene a livello ‘tecnico’ è, magari, meno risaputo.
- Gli ormoni inducono la maturazione di un uovo che viene liberato dall’ovaio al momento dell’ovulazione e si ferma in una delle tube. Da quel momento, l’uovo è fecondabile per le successive 36 ore (mentre lo spermatozoo può sopravvivere nell’apparato genitale femminile fino a 72 ore).
- A conclusione del rapporto sessuale, gli spermatozoi eiaculati in vagina procedono verso la cervice uterina e il corpo dell’utero e da qui entrano nella tuba dove ‘incontrano’ l’uovo, dando avvio alla fecondazione.
- Per quanto molti spermatozoi aderiscano alla superificie della cellula dell’uovo, uno solo è in grado di penetrare. A questo punto i nuclei delle due cellule si fondo e si genera una cellula - detta zigote - che inizia il suo percorso lungo la tuba verso l’utero, per poi impiantarsi nel tessuto che riveste la perete interna di quest’organo (endometrio).
- Nel suo tragitto, lo zigote subisce ripetute divisioni fino a diventare una piccola sfera di cellule (morula), che alla fine sviluppa una cavità. In questo stadio prende il nome di blastula.
- Dopo circa sette giorni dalla fecondazione, la blastula si impianta nella parete dell’utero, dove si sviupperà, dando forma al feto.